Il campus dell’Accademia di architettura

L’Accademia di architettura si distribuisce in alcune sedi amministrative, didattiche, di ricerca, studio e servizio poste al centro della cittadina di Mendrisio, e in particolare intorno a un pregevole parco urbano. Questa fisionomia avvicina la scuola ad alcuni esempi di prestigiosi campus universitari che ritroviamo soprattutto in piccole città inglesi o degli Stati Uniti.

La collocazione dell’Accademia in un contesto prossimo ma allo stesso tempo esterno alle aree metropolitane, facilita la vita specificamente studentesca pur senza precludere il contatto dei giovani con le città vicine. I diversi stabili che costituiscono il campus di Mendrisio sono, disposti intorno al parco, Villa Argentina (sede della direzione, dell’amministrazione, della segreteria e degli istituti di ricerca), Palazzo Canavée e Palazzo Turconi (sedi didattiche) e la Biblioteca. Poco discosti stanno l’Archivio del Moderno, fondazione che affianca la scuola negli studi storici, e la Casa dello Studente. Quest’ultima offre ospitalità a oltre 70 studenti in miniappartamenti, ma nella stessa cittadina di Mendrisio e in comuni limitrofi ottimamente collegati si offrono residenze in affitto a prezzi molto più accessibili che nelle aree metropolitane. Anche per le esigenze residenziali degli studenti l’Accademia mette a disposizione un proprio servizio di supporto.

Villa Argentina

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Accademia di architettura, Mendrisio, Villa Argentina, Foto Alberto Canepa
Accademia di architettura, Mendrisio, Villa Argentina, Foto Alberto Canepa

Edificata nel 1872 dall’architetto Antonio Croci, la Villa ospita la Direzione dell’Accademia, l’Amministrazione, la Segreteria didattica, gli uffici dei servizi e della logistica. Hanno qui la loro sede anche l’Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura, il Laboratorio di Storia delle Alpi e Mendrisio Academy Press, la casa editrice dell’Accademia.

Parco

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Villa Argentina e Palazzo Canavée sono immersi in un parco comunale tra i più belli della regione, assai apprezzato per la ricchezza e la varietà delle sue piante: magnolie grandiflore, cedri himalaiani, peccie pendule, pini neri e tassi secolari, e un grande olmo tremolo vecchio di duecento anni.

Palazzo Canavée

Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Canavee, Foto Alberto Canepa
Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Canavee, Foto Alberto Canepa
Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Canavee, Foto Alberto Canepa
Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Canavee, Foto Alberto Canepa

In questo edificio, progettato dagli architetti svizzeri Amr Soliman e Patrik Zurkirchen, si trovano le aule per la didattica, tutte dotate di strumenti multimediali, gli uffici dei docenti, gli atelier di progettazione del secondo e terzo anno di Bachelor e del Master of Science, lo spazio informatico, con computer attrezzati per lo svolgimento dei lavori di progettazione e plotter per la stampa, il laboratorio di modellistica.
Nel Palazzo Canavée si tengono, oltre alle lezioni e ai corsi di progettazione, incontri pubblici e piccole esposizioni didattiche.

Palazzo Turconi / Biblioteca

Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Turconi, Foto Alberto Canepa
Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Turconi, Foto Enrico Cano
Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Turconi, Foto Enrico Cano
Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Turconi, Foto Enrico Cano
Accademia di architettura, Mendrisio, Palazzo Turconi, Foto Enrico Cano

Fu ideato in origine come ospizio per i poveri grazie alle disposizioni testamentarie lasciate per iscritto a Parigi nel 1803 dal conte Alfonso Maria Turconi, ma costruito solo a metà dell’Ottocento su progetto dell’architetto neoclassico Luigi Fontana, originario di Muggio. Inaugurato nel 1860, per un secolo svolse la funzione di Ospedale cantonale per il Mendrisiotto.
Al piano terra si trovano gli atelier di progettazione del primo anno di Bachelor, mentre il piano superiore, dopo una lunga opera di restauro e rinnovamento a cura dell’architetto Marc Collomb, ospita la nuova Biblioteca dell’Accademia di architettura.

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Teatro dell’architettura

ARC - Campus - Teatrodellarchitettura - Foto Enrico Cano
ARC - Campus - Teatrodellarchitettura - Foto Enrico Cano
ARC - Campus - Teatrodellarchitettura - Foto Enrico Cano
ARC - Campus - Teatrodellarchitettura - Foto Enrico Cano
ARC - Campus - Teatrodellarchitettura - Foto Enrico Cano

l Teatro dell’architettura Mendrisio è stato progettato dall’arch. Mario Botta, promosso e realizzato grazie al lavoro congiunto dell’Università della Svizzera italiana e della Fondazione Teatro dell’architettura, al fine di offrire uno spazio di dialogo privilegiato per il dibattito culturale sull’architettura, la città, il paesaggio.
L’edificio, aperto al pubblico dall’autunno 2018, ha un diametro di 27 metri e una superficie di circa 3.000 metri quadrati, la pianta centrale circolare con tre piani fuori terra e due piani interrati rimanda alla tipologia del teatro anatomico.
Unico nel suo genere, il Teatro dell’architettura contribuisce significativamente alla nuova immagine identitaria dell’Accademia di architettura del Campus Mendrisio offrendo degli spazi adatti per diverse tipologie di utilizzo tra cui mostre, eventi e spettacoli.

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Archivio del Moderno

ARC - Campus - Archivio del Moderno - Foto Enrico Cano
ARC - Campus - Archivio del Moderno - Foto Sabine Cortat

L'Archivio del Moderno, costituito in fondazione nel 2004, per atto dell’Università della Svizzera italiana, è stato creato ed è diretto fin dal 1996 da Letizia Tedeschi come archivio e istituto di ricerca; esso pertanto nasce contemporaneamente all’Accademia di architettura di Mendrisio e le sue attività incrementano, in sinergia con l’Accademia stessa, il contributo di conoscenze e la valorizzazione del dibattito storico, moderno e contemporaneo, attorno alla cultura architettonica italiana, svizzera e internazionale, ai suoi scenari di ieri e di oggi.
L’attività dell’Istituto privilegia sul fronte storico, da un lato, il secolo filosofico e la cosiddetta stagione “neoclassica”, e dall’altro il XX secolo, con particolare riferimento al secondo dopoguerra, senza trascurare tuttavia la complessa realtà contemporanea. Si svolgono studi attorno al contributo dei documenti d’archivio alla messa a fuoco della genesi del progetto, e approfondimenti rivolti all’evolversi della professione, all’apporto dato dalla storia della tecnica, dall’incontro con le arti o con ambiti disciplinari particolari come il design, dai reiterati transfert culturali (per la stagione neoclassica, l’Antico; per il XX secolo, la “sintesi delle arti”), dai diversificati legami con i territori e dal senso di appartenenza che ne può derivare in relazione all’apporto degli architetti e delle maestranze ticinesi alla storia dell’architettura, dalla mutata formazione alle sempre nuove narrazioni di settore, da altre istanze che vanno costituendo la piattaforma su cui avviare nuovi paradigmi di lettura critica rispondenti al dibattito contemporaneo.

Scopri l'Archivio del Moderno

Casa dell’Accademia

Accademia di architettura, Mendrisio,Casa dell'Accademia
Accademia di architettura, Mendrisio, Casa dell'Accademia
Accademia di architettura, Mendrisio, Casa dell'Accademia
Campus dell'Accademia di architettura Mendrisio, Casa dell'Accademia
Casa dell'Accademia, Accademia di architettura Mendrisio
Casa dell'Accademia di architettura di Mendrisio

Situato a soli dieci minuti a piedi dal Palazzo Canavée, la Casa dell’Accademia è un complesso abitativo che può ospitare fino a 72 studenti. La struttura, progettata dagli architetti Carola Barchi e Ludovica Molo con la collaborazione di Jachen Könz, si compone di due edifici rettangolari in cemento armato, tra loro paralleli e divisi da un giardino. Disposti su tre piani si articolano 18 appartamenti (3 dei quali per portatori di handicap), di circa 90 m², suddivisi al loro interno in 4 camere singole, due bagni, soggiorno e cucina.
Gli appartamenti vengono consegnati completi di arredamento (letti con cassettone a rotelle, armadi, tavolo, sedie, divano e poltrone, cucina completa) ad eccezione della biancheria e delle stoviglie.
Al piano inferiore sono presenti il locale lavanderia, le cantine e il posteggio per le biciclette. Un ascensore sale agli appartamenti permettendo l’accesso ai portatori di handicap. Il parcheggio esterno prevede 10 posti auto in affitto e 6 per i visitatori.
Le camere possono essere affittate annualmente inviando il formulario di richiesta, debitamente compilato, entro il 10 agosto di ogni anno.
La gestione della struttura è affidata alla Fondazione Casa dell’Accademia, responsabile dell’assegnazione degli alloggi secondo i criteri del Protocollo. Lo statuto della Fondazione prevede un Consiglio di Fondazione di otto membri.

Formulario di richiesta

 

Consiglio di Fondazione  

Presidente

  • Michele Morisoli

Vice presidente

  • Antoine Turner

Rappresentante
del Cantone

  • Giorgio Robbiani

Membro e rappresentante
del comune di Mendrisio

  • Massimo Cerutti 

Membri

  • Marc Collomb
  • Enrico Sassi
  • Martino Pedrozzi
  • Claudio Nauer
  • Massimo Sannitz

Segretaria

  • Ilaria Ferreira
  • Paola Pina Blouin
 

Osteria Vignetta

Osteria Vignetta, Accademia di architettura, Foto Alberto Canepa
Osteria Vignetta, Accademia di architettura, Foto Alberto Canepa
Osteria Vignetta, Accademia di architettura, Foto Alberto Canepa
Osteria Vignetta, Accademia di architettura, Foto Alberto Canepa
Osteria Vignetta, Accademia di architettura, Foto Alberto Canepa

Lo stabile, un edificio residenziale costruito all’inizio del Novecento, per lunghi anni ha ospitato al piano terra un’osteria frequentata dalla popolazione locale ma anche da studenti e professori dell’Accademia. Oggi l'edificio, acquistato dall’USI e completamente ristrutturato dagli architetti Ruggero Tropeano ed Enrico Sassi, accoglie ai piani superiori gli uffici dell’Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura, mentre al piano terreno la nuova Osteria Vignetta offre uno spazio di convivialità alla comunità dell’Accademia, aperto anche ai cittadini di Mendrisio. Un ambiente piacevole, dove nella corte è ancora vivo il fascino dell’antica società bocciofila di Mendrisio che qui aveva sede.

Scopri l'Osteria Vignetta